08/02/15
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Ecco l'identikit di «Sandrone», ultimo abitante dell'Europa tropicale

Lo battezzarono così i minatori che lo recuperarono 50 anni fa
L'oreopiteco era alto poco più di un metro, la sua parentela con i primati è ancora oggetto di discussione
ROMA - Era bipede ma le zampe corte e l'alluce molto distaccato dal resto del piede rendeva la sua andatura molto «incerta», aveva una testa piccola con due grandi occhi e con le mani si procurava il cibo, soprattutto bacche e foglie. Questo l'identikit di «Sandrone», il parente stretto dell'orango che popolava l'Europa otto milioni di anni fa, quando era tropicale, e i cui ultimi esemplari sono stati scoperti 50 anni fa vicino Grosseto e in Sardegna, presso la centrale di Fiume Santo (Sassari).
 
DALL'EUROPA TROPICALE - «Questo ominoide è stato l'unico sopravvissuto dell'Europa tropicale», spiega Lorenzo Rook, del dipartimento di Scienze della Terra dell'università di Firenze, che ha dedicato gli ultimi anni allo studio e alla ricostruzione di questo primate. I risultati del lavoro, che riguarda anche tutti gli altri primati che popolavano l'Europa quando era caldissima, saranno presentati a partire da giovedì 11 settembre nel convegno internazionale organizzato presso l'accademia dei Fisiocritici di Siena e il giorno successivo a Grosseto, nel museo di Storia Naturale della Maremma. Alto un metro e dieci, Sandrone (come lo avevano chiamato i minatori di Baccinello, che collaborarono a recuperarlo dalle cave di lignite) è un oreopiteco (Oreopithecus bambolii). 

I DENTI - I suoi denti, analizzati recentemente con l'apparecchiatura per la luce di sincrotrone di Grenoble, avevano un aspetto «collinare», adatto alla dieta a base di vegetali. «Era un animale davvero unico e la sua parentela con i primati è ancora oggetto di discussione», osserva Rook. Nonostante sia stato scoperto 50 anni fa, finora dell'oreopiteco si sapeva davvero molto poco. «Solo ora - osserva Rook - è chiaro che non è imparentato con i nostri più diretti antenati ma è uno degli ultimi rappresentanti di un ampio gruppo di scimmie antropomorfe che nel Miocene superiore erano diffuse in Europa e Asia». Tuttavia la somiglianza con il diretto antenato dell'uomo, l'Australopiteco, «ne fanno una specie chiave per comprendere le fasi più antiche della nostra evoluzione».

09 settembre 2008
 
http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_settembre_ 09/sandrone_ identikit_ 034c39e2- 7e7d-11dd- 8ebb-00144f02aab c.shtml




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